2016 anno bisesto

sabato 23 aprile 2016

L'eterogenesi dei fini

Bomba H


Il primo a "esportare la democrazia", la fiaccola della liberta', fu Napoleone Bonaparte e devasto' mezza Europa con sanguinose carneficine che annientarono un'intera generazione.
Dimostrazione che la strada dell'Inferno e' spesso lastricata di buone intenzioni. 
Forse, pero', non era la democrazia che voleva esportare, ma allargare il suo potere. 
Sta di fatto che la lezione poteva bastare per evitare altri errori ma, lungo tutto il XIX e XX secolo, con la prometeica hybris di certi "democratici", l'esperimento continuo' portando solo guerre devastanti  nei cinque continenti. Il copione era sempre lo stesso: si insisteva con " moti liberali" spontanei (?), finche' qualche monarca" illuminato" o qualche "conducator" portava il popolo alle armi e sovvertiva l'ordine stabilito. 
I " lumi" non hanno mai avuto molta fantasia e amano ripetersi. 
Tutto cio' vi ricorda qualcosa? Forse certe " primavere" molto vicine a noi, con poco profumo di fiori e tanto di petrolio.
Il problema  e' il convincimento che dai brodi primordiali, dal caos, possa nascere qualcosa di buono. Convincimento totalmente errato che ha poi, nella famosa "eterogenesi dei fini"(1), la sua vendetta.
Lo sapevano bene i Greci antichi che, assolutamente atei nonostante il loro Olimpo, chiamavano questa vendetta della Storia: "Nemesi", misteriosa e pur presente Entita' superiore, che pareggiava alla fine i conti sbagliati.

Genoma umano
Infatti tutti questi tentativi di sovvertire precedenti ordini definiti perche' non rispondenti a paradigmi " illuminati" non ha mai portato ai Campi Elisi pronosticati dalle palingenesi liberali ma a costanti Inferni in terra, ricacciati indietro a fatica da altri sangue e stragi.
Forse perche' questi paradigmi sono sbagliati, non tenendo conto della realta' dell'uomo e delle cose, forse perche' calzati a forza su sistemi non solo razionali ma piu' articolati delle aspettative "illuminate", forse perche' mossi da motivazioni diverse da quelle ufficiali. Da truffe, insomma. E il nostro mondo odierno ne e' vittima: ancora una volta lo si vuole imbrigliare con principi di elites che predicano bene e razzolano malissimo, magari raccontandoci che il bianco e' nero e il nero e' bianco. Fermiamoci a meditare la cosa finche' siamo in tempo, fermiamo la Nemesi. 
Potremmo trovarci in un brutto, bruttissimo guaio. 
L'eterogenesi dei fini non perdona.

1- L'espressione eterogenesi dei fini, in tedesco Heterogonie der Zwecke, fu coniata dal filosofo e psicologo empirico Wilhelm Wundt.[1][2] Con essa si fa riferimento a un campo di fenomeni i cui contorni e caratteri trovano più chiara descrizione nell'espressione «conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali».



lunedì 18 aprile 2016

"Amoris laetitia" ed altre storie.



intervista al Papa di ritorno da Lesbo

Il mondo cattolico ha vissuto certamente un momento molto intenso dopo la pubblicazione dell'Esortazione Apostolica "Amoris laetitia" di Papa Francesco. 
Giustamente Benedetto XVI aveva a suo tempo stigmatizzato come, con il Concilio Vaticano II, si era presentato un nuovo grosso problema per la Chiesa Cattolica. Infatti, a motivo dei "Media"( che stavano prendendo sempre più piede con libri, giornali, radio e TV nel vivace panorama editoriale del dopoguerra) si era verificato uno sdoppiamento di questo evento: uno era il Concilio autentico della Chiesa che si teneva in Vaticano, l'altro era il "concilio dei media", dove le più varie mode e tendenze, frasi isolate di cardinali, pareri di tuttologi, complotti romanzeschi di lobby segrete, andavano a creare quella sorta di "concilio arlecchino" che purtroppo, per la superficialità della gente, ma soprattutto per quella di tanti cattolici orecchianti che ben si guardavano dal leggere i documenti originali e possibilmente in latino,  era stato recepito come reale,  tacitando il vero Concilio Vaticano II. E questa tendenza non è stata più abbandonata, anzi  è stata gonfiata da Media quasi sempre e solo alla ricerca dello scoop, alimentando le due anime sorte nel periodo del Concilio dentro il cattolicesimo: i tradizionalisti e gli innovatori, i cui contrasti interpretativi, purtroppo permangono tutt'ora.

Lo stile di Papa Francesco, in particolare, ha riacceso un certo fuoco "tradizionalista" che mai aveva smesso di covare sotto la cenere e che è emerso soprattutto dopo l'ultima Esortazione Apostolica "Amoris laetitia". Le polemiche sono in corso: si riportano frasi isolate, si stigmatizzano atteggiamenti, si propongono spezzoni di video per asserire la propria tesi, alimentando quel circo mediatico sempre lontano dalla verità perché superficiale e relativistico. Siamo dunque all' "esortazione arlecchino" dei Media...

"SDOGANARE" è l'azione, oggi, che più di ogni altra preoccupa il lettore disattento, sia esso tradizionalista o innovatore, l'uno perché vede l'avvicinarsi della "grande impostura", l'altro perché  vede finalmente configurarsi una "nuova chiesa moderna".

Un esempio potrebbe essere portato dall'intervista del Papa di ritorno da Lesbo ( la parte che interessa e' a - 4 minuti dalla fine), in cui l'unica domanda che per i Media risulta importante è quella se finalmente è "sdoganata" la Comunione per i divorziati risposati. 
Inutilmente il Papa ricorda che l'Esortazione va letta TUTTA e considerata nel suo insieme, inutilmente  il Papa ricorda Benedetto XVI  e il suo intervento sul "Concilio dei Media", inutilmente il Papa ribadisce che è la crisi della famiglia e non la Comunione per i divorziati risposati, il nocciolo del discorso.
No, i Media e i loro seguaci, sulle duecento e passa pagine dell'Esortazione, puntano SOLO sulla nota (una nota!) 351e basta.
Una bella dimostrazione di superficialità e mancanza di "DISCERNIMENTO". Quello appunto necessario richiesto per cominciare a comprendere qualcosa della "Amoris laetitia".

Se volessimo fare un paragone, riallacciandoci al passato, potremmo mettere a confronto la "Casti Connubi" con l' "Humanae Vitae", nate in contesti  storici e scientifici diversi.
L' "Humanae Vitae" ha innovato, eccome, sul problema della regolazione delle nascite rispetto alla "Casti Connubi", ma non si è visto nessun "tradizionalista" gridare alla "grande impostura".

E allora affidiamoci più al discernimento e meno agli orecchianti dei Media.




mercoledì 25 novembre 2015

Blogdicrabba: I " nostri" valori.

Blogdicrabba: I " nostri" valori.:  Giano bifronte - Musei vaticani  EUROPA EUROPA !   Ormai sono mesi, da quando il terrorismo assedia l'Europa, che semp...

I " nostri" valori.


Giano bifronte - Musei vaticani

EUROPA EUROPA !
Ormai sono mesi, da quando il terrorismo assedia l'Europa, che sempre più si sente affermare, specialmente dai nostri governanti, che per nulla al mondo l' Europa rinuncerà ai " nostri" valori e all' European Way of Life .
Ma quali sarebbero " nostri" valori?  Noi che ripudiamo la guerra e abbiamo il massimo rispetto per la vita umana, noi che vogliamo tutti liberi, uguali e fratelli, quali valori stiamo difendendo?
Il valore della libertà d'opinione, negato se non si condivide il "pensiero unico"?
Il valore supremo della fratellanza, cioè della  " sacralità" della vita umana? Negato spesso all'embrione umano con la scusa che è una "non persona", messo in discussione ( sistema più  rapido che occuparsi dei problemi di chi ne ha) quando si tratta di un disabile grave, o solo di un disabile, o di un depresso, o di un malato terminale in nome della " qualità della vita" ?
Il valore dell'uguaglianza davanti a ricchi sempre più ricchi e a poveri sempre più poveri in nome del " mercato"?
Sono davvero valori?
O qualcosa  si è inceppato quando l' Europa - Europa solo in quanto  cristiana - ha sposato la laicità del relativismo, del " valore,  si ma purché ...".
Abolite le radici cristiane  che ne facevano una koinè' unica, è rimasto il relativismo senz'anima dove il tutto è il contrario di tutto.  Una contraddizione vivente dove di Europa non è rimasto nulla. Solo una landa desolata e senza volto dove il tutto è nulla e il nulla è tutto.


 

venerdì 20 novembre 2015

Gli dei di bronzo e sasso

Tintoretto - Crocifissione


Nessuno oggi ama ricordare che nel mondo di duemila anni fa, un modo di imperi ( quello romano ad esempio) - ma potremmo risalire più indietro nel tempo: impero Egizio, assiro babilonese, ecc.. dove schiavitù, oppressione della donna, infanticidio, guerre di conquista, erano la regola, dettata spesso da dei di bronzo e sasso ciechi e impotenti - risuonò l'annuncio del Vangelo e delle Beatitudini.
Un annuncio di libertà, uguaglianza e fratellanza, che risuonò ben duemila anni prima della sua brutta copia, dettato dalla nuova dea di bronzo e sasso:la Ragione.
Ad un certo punto fu chiaro che il Vangelo era oscurantista, che aveva condotto a guerre e distruzioni e che solo la laica  Ragione, senza religione, senza Dio ( una Ragione che indicava la Croce, come già avevano fatti gli antichi imperi ...ah, Vico!...: "scandalo per i giudei, stoltezza per i pagani") avrebbe condotto l'Umanità ai Campi Elisi.
1793 - 2015: poco più di duecento anni dalla nascita del Mondo Nuovo della laica Ragione che cosa è successo? Siamo finalmente nei Campi Elisi?
Terrore, guerre Napoleoniche, nascita del nichilismo e del terrorismo, Prima Guerra Mondiale, Seconda Guerra mondiale, Corea, Viet-nam, Guerra Fredda,Guerre del golfo...Guerra...Guerra...Guerra. Perché a volte è opportuno, " ragionevole" fare la guerra. Forse l'Uomo sulla Croce annunciava qualcosa di diverso e nessuno l'ha capito, oppure hanno detto che le Beatitudini erano impossibili.
Da tempo l'Uomo della Croce ha allontanato dall'Eden ( i Campi Elisi di qualcuno) il Cherubino dalla spada folgorante che ne impediva l'accesso, ma nessuno se ne è accorto e preferisce fargli la guerra (guerra ancora!) dicendo che è solo superstizione.
Buona continuazione con la laica Ragione, dunque. Che, come tutte le cose umane, può a volte uscire di senno.

venerdì 9 ottobre 2015

La guerra alle favole



Cappuccetto rosso
Avete letto bene: alle Favole.
Madame d'Aulnoy, Perrault, i Grimm, Anfanasiev, Calvino, Andersen, e Altri...saranno probabilmente a breve  messi, uno per uno, sotto la lente d'ingrandimento di qualche occhiuta Commissione  ad ok,  che potrebbe essere istituita dalla UE, per vagliare la carica sessista di ogni storia. Già, ci saranno presto archetipi incompatibili con la New European Way of Life ...
Se lo fa la Francia che è la culla di ogni rivoluzione libertaria, dobbiamo aspettarcelo. Anche la UE dovrà adattarsi.
Cenerentola, per esempio o Biancaneve. Donne in attesa di un Prince Charmant: orrore! Non sono emancipate, dovranno forse in futuro seguire un Corso di Rieducazione ...In quanto all'Italia sarà permesso ai principi di essere ancora di quel subdolo colore azzurro?
Naturalmente Cappuccetto Rosso, in Francia, dicono già che è sessista. Forse per la mancata equiparazione del lupo, che essendo senziente, non può tour court essere definito cattivo. Anche lui ha le sue luci e le sue ombre, come Cappuccetto del resto. Quindi potrebbe essere ridefinito Lupo Intermedio o Lupo Così Così. È il rosso? Può cagionare dei traumi?
Cancelliamo le Favole dai libri di testo scolastico, per non avere dubbi.
In fondo le Favole rispecchiano una  saggezza popolare, tipica di una cultura oscurantista e medioevale, che in  nulla può competere con la razionalità cartesiana degli Enciclopedists. Inutile, quindi insegnarle a scuola. Al massimo potranno essere oggetto di studio in qualche corso sperimentale universitario di Filologia.
Bisogna vietare le parole ambigue. Tutto deve essere paritario e uguale, se no potrebbe essere sessista. La cultura  millenaria dell'Europa va rigenerata, riscritta. Buttata a mare, se è il caso.
Non stiamo costruendo Una Cosa Nuova?

mercoledì 16 settembre 2015

Considerazioni non politicamente corrette


La libertà guida il popolo
Clemens von Metternich


Mentre gli avvenimenti storici si allontanano nel tempo e nello spazio, l'orizzonte degli studiosi si amplia e i disegni di potere, che al loro attuarsi potevano essere nascosti o confusi da altri fatti paralleli e contingenti, cominciano a svolgersi nella loro trama precisa. La verità' storica, che spesso si cerca di occultare, emerge nel tempo in tutta la sua logica verità', quasi come un teorema matematico, alla luce del sole.
Cosi' e' per l'Europa.
Cento anni fa, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, non è' ormai più un mistero come  interi stati maggiori delle principali potenze europee e non pochi Governi e Capi di Stato, fossero ormai in mano a élites che chiameremo con un eufemismo "progressiste e illuminate". Due erano gli scogli principali che impedivano loro di costruire un Europa dalle magnifiche sorti e progressive come essi auspicavano: l'Impero  Russo e l 'Impero Asburgico, forgiatori millenari dell'Europa. Questi ultimi,  infatti e detenevano il primato delle radici europee e ne erano i fautori, radici che stridevano appunto con i disegni delle elites progressiste, portatori di altri "valori".
Questo fu l'occulto motivo che scateno' la prima Guerra Mondiale. Tutte le altre cause, lontane e immediate, sono belle frasi dei libri di storia ma non giustificano come una spedizione punitiva contro la Serbia a causa dell'omicidio dell'Arciduca Ferdinando a Sarajevo, si sia trasformata all'improvviso, con il domino fatale delle alleanze, in un tragico macello che cambio' il volto del continente, senza pensare all'occulta partita a scacchi che si giocava dietro le quinte.
E questa verità appare ancora più lampante se noi andiamo al secolo precedente quando furono abbattuti l'Impero del Messico e l'Impero Brasiliano di matrice europea, da un pugno di apparenti " rivoluzionari"   alla  Juarez. Dietro c'era un potere progressista, oggi non più tanto occulto, che appoggiava questi moti " popolari"...
Il gioco delle élites continuò, mascherato da rivoluzioni e governi più o meno totalitari, fino alla fine della seconda guerra mondiale quando dell'Europa di un tempo non rimanevano che i brandelli...
Poi fu l'ONU , la Guerra Fredda, la Fine della Storia di Francis Fukuyama... l'inizio del Nuovo Millennio, la nuova Russia e, oggi, l' Europa delle magnifiche sorti e progressive: crisi monetarie, sbarchi, migranti, richiedenti asilo, frontiere chiuse e aperte, Schengen, gli appelli inascoltati a  UE e ONU ...  e sullo sfondo il Medio Oriente incendiato.
La domanda è : come sarebbero andate le cose oggi se ci fosse ancora l'Impero Asburgico, la " vecchia Monarchia" con le sue frontiere comuni e i suoi valori opposti a quelli delle élites progressiste che la vollero cancellare ad ogni costo?

Lasciamo la risposta al lettore.

P.S. C'è sempre una guerra sbagliata per una " causa giusta" che porta danni, sofferenze, rovina e morte. Anche oggi.