2016 anno bisesto

domenica 8 febbraio 2015

Laicismo e laicismo...



W. Blake - l' Antico dei Giorni
il deismo illuminista
Ormai e' appurato che il laicismo e' una religione con i suoi dogmi, le sue liturgie e le sue battaglie e non uno " status" super partes dove ognuno puo' esprimere le sue idee in liberta'.  E il vezzo di "aggiustare" e "riscrivere" la storia, la cronaca, la realta' e' diventato un vero MUST per il laicismo militante del XXI secolo: quello che per settant'anni fu una prerogativa della defunta Unione Sovietica - tanto per citare l'esempio piu' vicino a noi, ma non e' il solo, tutti " vincitori" ci provano in ogni epoca, quello di riscrivere la storia, e oggi magari anche  la natura e la realta' - e' stata, infatti, ereditata in toto dalla laicissima UE e dall' Occidente, fucina delle piu' risibili e reiterate "leggende nere" inventate nel passato e riproposte oggi.
Tant'e' vero che un grande santo filosofo, prima di iniziare le sue lezioni, si presentava con una mela ai suoi alunni, dicendo: " Questa e' una mela, chi non e' daccordo vada via" per sottolineare che il pensiero filosofico non puo'  negare la realta' del visibile.
Spesso  poi questo laicismo militante  ( sempre usato contro il Cristianesimo) e' accompagnato da uno smodato desiderio di sanzionare e proibire  con leggi le opinioni divergenti che si staccano dal " pensiero unico" , dal politicamente corretto e dalle "leggende nere" confezionate ad hoc. 
Elenchiamo qui le piu' gettonate, anche se esse sono di gran lunga piu' numerose:
- le crociate
- " l'oscurantismo" della Chiesa
- la donna nel Medioevo ( sesso, streghe, roghi...)
- il " caso Galileo"
- l'Inquisizione
- i Gesuiti
- i " silenzi" di Pio XII...
Questi ed altri temi sono sempre trattati,infatti, con un errore di fondo: vengono proposti e  riportati come se fossero eventi dell'oggi, mentre, per fare una disamina oggettiva e non artefatta, bisogna inquadrarli nel loro tempo, studiare la mentalita', gli usi e i costumi dell'epoca, scoprirne i veri significati, rapportarli ad altre realta' storico culturali del tempo in cui si manifestarono.
Ma l'atteggiamento peggiore di questo laicismo e' quello di tentare di bloccare la capacita' umana di ragionare, obbligando le nuove generazioni, attraverso la scuola ad adottare i cliche' del pensiero unico  ottundendo la formazione delle coscienze, con la banalita', il cattivo gusto, e, negli ultimi anni, sempre piu' con  l'efferratezza di libri, spettacoli, messaggi mediatici.
E' incredibile come soprattutto alla televisione, perfino con i cartoni animati destinati all'infanzia, si tentino di indottrinare le menti.
Sta veramente all'iniziativa del singolo fuggire dalla continua manipolazione della coscienza, esercitando quell'intelligenza e quell'acume di cui tutti sono forniti, se vogliono esercitarli e non ripiegarsi nella facile pigrizia di un' acritica accettazione degli slogan "a' la page".
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