La libertà guida il popolo |
Clemens von Metternich |
Mentre gli avvenimenti storici si allontanano nel tempo e nello spazio, l'orizzonte degli studiosi si amplia e i disegni di potere, che al loro attuarsi potevano essere nascosti o confusi da altri fatti paralleli e contingenti, cominciano a svolgersi nella loro trama precisa. La verità' storica, che spesso si cerca di occultare, emerge nel tempo in tutta la sua logica verità', quasi come un teorema matematico, alla luce del sole.
Cosi' e' per l'Europa.
Cento anni fa, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, non è' ormai più un mistero come interi stati maggiori delle principali potenze europee e non pochi Governi e Capi di Stato, fossero ormai in mano a élites che chiameremo con un eufemismo "progressiste e illuminate". Due erano gli scogli principali che impedivano loro di costruire un Europa dalle magnifiche sorti e progressive come essi auspicavano: l'Impero Russo e l 'Impero Asburgico, forgiatori millenari dell'Europa. Questi ultimi, infatti e detenevano il primato delle radici europee e ne erano i fautori, radici che stridevano appunto con i disegni delle elites progressiste, portatori di altri "valori".
Questo fu l'occulto motivo che scateno' la prima Guerra Mondiale. Tutte le altre cause, lontane e immediate, sono belle frasi dei libri di storia ma non giustificano come una spedizione punitiva contro la Serbia a causa dell'omicidio dell'Arciduca Ferdinando a Sarajevo, si sia trasformata all'improvviso, con il domino fatale delle alleanze, in un tragico macello che cambio' il volto del continente, senza pensare all'occulta partita a scacchi che si giocava dietro le quinte.
E questa verità appare ancora più lampante se noi andiamo al secolo precedente quando furono abbattuti l'Impero del Messico e l'Impero Brasiliano di matrice europea, da un pugno di apparenti " rivoluzionari" alla Juarez. Dietro c'era un potere progressista, oggi non più tanto occulto, che appoggiava questi moti " popolari"...
Il gioco delle élites continuò, mascherato da rivoluzioni e governi più o meno totalitari, fino alla fine della seconda guerra mondiale quando dell'Europa di un tempo non rimanevano che i brandelli...
Poi fu l'ONU , la Guerra Fredda, la Fine della Storia di Francis Fukuyama... l'inizio del Nuovo Millennio, la nuova Russia e, oggi, l' Europa delle magnifiche sorti e progressive: crisi monetarie, sbarchi, migranti, richiedenti asilo, frontiere chiuse e aperte, Schengen, gli appelli inascoltati a UE e ONU ... e sullo sfondo il Medio Oriente incendiato.
La domanda è : come sarebbero andate le cose oggi se ci fosse ancora l'Impero Asburgico, la " vecchia Monarchia" con le sue frontiere comuni e i suoi valori opposti a quelli delle élites progressiste che la vollero cancellare ad ogni costo?
Lasciamo la risposta al lettore.
P.S. C'è sempre una guerra sbagliata per una " causa giusta" che porta danni, sofferenze, rovina e morte. Anche oggi.
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