Nella notte tra il 29 e il 30 gennaio 1889 avvenne la tragedia di
Mayerling. Come riportarono ampiamente i giornali di tutta Europa nelle
settimane successive, il Krönprinz Rodolfo d’Asburgo si uccise insieme alla
giovane Maria Vetsera nella residenza di Mayerling. Queste le informazioni
ufficiali fornite della Corte austriaca, informazioni che appunto vennero
riprese dai giornali. Ma nelle prime ore dopo la tragedia filtrarono fantasiose
e ben diverse ricostruzioni dei fatti, molto differenti dalla versione finale
che poi rimase anche nei libri di storia, notizie apparentemente false, depistanti, negate e
ribadite attraverso un gioco di specchi che, almeno nei giorni immediatamente
successivi concorse a intorbidare le acque.
Ed effettivamente se si osserva
con uno sguardo più ampio il contesto internazionale di quegli anni e la fatale
catena di avvenimenti che da Mayerling si dipartì, è possibile avere dei dubbi.
Gli stessi “moventi” che portarono alla tragedia subirono le più bizzarre versioni
tanto che, sia le più ovvie che le più arzigogolate, potevano fornire
ragionevoli interpretazioni in merito.
Il romanzo “Greta” della Crabba Editions offre una versione molto
diversa dei fatti accaduti, ricostruendo minuziosamente il contesto storico di
quel periodo, collegando accadimenti storici apparentemente diversi e non “organici”
alla vicenda mescolati a ipotesi che la licenza romanzesca permette. Certamente
una lettura nuova e interessante di una storia che, ciclicamente, per i suoi
pur sempre enigmatici risvolti viene evocata senza mai dare una risposta definitiva.