Il Nuovo Ordine Mondiale, di cui si è cominciato a
parlare negli ultimi anni del secolo scorso, non è altro che il "Mondo
Nuovo", vagheggiato dai “philosophes” fin dagli albori della Rivoluzione
Francese.
Questo “Mondo Nuovo” ha avuto tanti inizi e tante pause.
Il suo messaggio, infatti, nonostante le migliori
utopiche intenzioni, ha costellato di guerre sanguinose l'Europa e il mondo nei
due secoli che hanno seguito alla sua nascita, obbligandolo a battute
d'arresto. Ma ogni volta che l’umanità usciva dalle rovine di un conflitto
disastroso, esso riprendeva la sua corsa, convinto della bontà dei suoi
principi. Le ottocentesche " guerre per l'indipendenza" al di qua e di
là dall’Atlantico suscitate dai nazionalismi contro il vecchio ordine, i
conflitti sociali, e, poi, successivamente, le due guerre mondiali volute dal
potere industrial-finanziario del Novecento, la Guerra Fredda con il suo
rosario di guerre locali per l'accaparramento di risorse energetiche, non hanno
dato tregua all’umanità.
Per cinquant'anni, nell'Europa occidentale, dopo il
secondo conflitto mondiale, stampa e giornali hanno lasciato credere a un mondo
che viaggiava verso principi di uguaglianza sociale, di pace, di prosperità. E,
improvvisamente, allo svoltare del secolo, quando questa pace e questa prosperità
erano a portata di mano, questa volta apertamente e senza veli, ecco il
riapparire messianico del “Mondo Nuovo”. Panacea universale che capovolgeva
tutte le regole sociali, fino allora varate ai popoli come immutabili ed
eterne, annunciando, questa volta, l'avvento del Mercato Globale senza volto e
senza pietà, come Regola Suprema. E l'inizio misterioso di nuovi
conflitti mentre cresce sui popoli l'oppressione di una Finanza onnivora che
cancella a uno ad uno gli spazi di libertà del singolo. A cui, in cambio, gli
si fa credere con la concessione di una manciata di "diritti", il
traguardo di una libertà più vera. Diritti pronti a renderlo, invece, più
inerme e solo.
Ma noi europei questo Mondo Nuovo con le sue
oppressioni lo conosciamo bene: dal Terrore del 1793 alle devastazioni
napoleoniche, dai conflitti sociali sedati dai Bava Beccaris di turno alle
distruzioni dei dopoguerra. Conosciamo questo proteiforme potere senza volto
che ammiccando a orizzonti utopici e Mondi Nuovi ci sta trascinando ancora una volta,
verso catene di oppressione e schiavitù. E, forse, guerre.
Purtroppo, niente di nuovo sul fronte occidentale.
Ci sveglieremo in tempo?
Un link
interessantissimo:
La Guerra dell'Europa
http://youtu.be/I31frCVHBH0