2016 anno bisesto

martedì 23 dicembre 2014

La guerra contro il Presepio



L'anno che sta per finire vede  in Europa una manifestazione ideologica assurda e difficile da definire: la guerra contro il Presepio.
È un messaggio che celebra la guerra? È il simbolo di odio razziale? È incitamento all'apartheid o alla ghettizzazione?
Nulla di tutto questo. Per chi crede è il simbolo del Natale ( dies natalis Jesus), per chi non crede è un plastico inoffensivo, una ricostruzione paesaggistica  attorno a una capanna in cui si celebra una nascita, una tradizione consolidata nei secoli ( come i costumi tradizionali delle regioni o i loro piatti caratteristici).  Eppure  mai livore e odio si sono manifestato con tanta virulenza intorno a un simbolo di bellezza e di pace. Si è fatto a gara, specialmente in quelle sedi - le scuole - che si premurano di insegnare la convivenza pacifica, e che allesticono eventi e mostre di cartelloni di ogni genere ( dal pericolo delle droghe all 'amore per l'ecologia) di vietare l'allestimento del Presepio.
Inutile chiedersi il perché tanto è lampante il movente ideologico: una guerra contro il Cristianesimo, guerra assurda in una enclave ( l'Europa e l'Occidente) dove i cosiddetti "diritti dell'uomo" e quindi la libertà di pensiero, dovrebbe essere sacra e tutelata.
Un bell'esempio di intolleranza da chi dice di avere eletto la tolleranza come verbo assoluto e svela i suoi piani in atto da due secoli: sdradicare una cultura che ha costruito ed è il collante vero del nostro continente da est a ovest e imporre la propria.
Fortunatamente l'Illuminismo della ghigliottina ( che  con i suoi principi è il silenzioso artefice di questi divieti striscianti) ha prodotto in Europa talmente tanti danni (il secolo breve e le sue devastanti guerre e tirannie)  da non essere riuscito finora a cancellare la realtà storica.
Sì, perché questa realtà da' fastidio e si continua a cercare di costruire un' Europa - mostruosità ideologica senza radici - che abbia come atto di nascita la Rivoluzione Francese, per negare la verità che il nostro continente (est e ovest insieme) sia sorto ed esista solo per merito della Chiesa.
E altrettanto fortunatamente le reazioni non si sono fatte attendere e l'assurdita' di questa guerra è saltata agli occhi.
Meno male. Nell'Europa delle codificazioni e dei divieti un seme di libertà!