Augustus von Galen |
http://www.dhm.de/lemo/html/wk2/holocaust/euthanasie/index.html
Deutsches Historisches Museum
da La Croce e la svastica - RAI 3
Non è raro, in presenza di differenti coordinate storiche, trovarsi davanti ad un identico messaggio, proposto magari con parole e finalità apparentemente diverse, ma che ha come "nocciolo" gli stessi intenti di fondo.
Lettera diversa dunque, per un risultato finale, però, invariato.
E, in queste situazioni emerge molto spesso come anche le soluzioni a certe situazioni apparentemente differenti siano, praticamente le stesse, anche se, a volte, si potrebbero considerare, vecchie, inattuali, sorpassate.
Come esempio si potrebbe portare la forza di un'omelia. Parola che evoca un lontano passato medioevale ma che, nella situazione sottodescritta, ebbe un impatto non indifferente.
Il 3 e il 20 agosto 1941, il vescovo di Münster, Augusto von Galen pronunciò, infatti, tre omelie.
L'intero testo di quella del 3 agosto può essere consultato al link:
Il cuore di questa lettera, comunque, è in queste parole:
"...Se si afferma e si accetta il principio secondo cui possiamo uccidere i nostri fratelli improduttivi, calamità e sventura si abbatteranno su di noi quando diventeremo vecchi e deboli! Se permettiamo che uno di noi uccida chi è improduttivo, la sventura si abbatterà sugli invalidi che hanno esaurito, sacrificato e perduto salute e forza nel processo produttivo. Se permettiamo che uno di noi elimini con la forza i nostri fratelli improduttivi, la sventura ricadrà sui valorosi soldati che hanno fatto ritorno in patria gravemente feriti, mutilati, storpi, invalidi. Se anche per un'unica volta accettiamo il principio del diritto a uccidere i nostri fratelli improduttivi - benché limitato in partenza solo ai poveri e indifesi malati di mente - allora in linea di principio l'omicidio diventa ammissibile per tutti gli esseri improduttivi, i malati incurabili, coloro che sono stati resi invalidi dal lavoro o in guerra, e noi stessi, quando diventiamo vecchi, deboli e quindi improduttivi.
Basterà allora un qualsiasi editto segreto che ordini di estendere il metodo messo a punto per i malati di mente ad altre persone improduttive, a coloro che soffrono di malattie polmonari incurabili, ai vecchi deboli o invalidi, ai soldati gravemente mutilati. A quel punto la vita di nessuno di noi sarà più sicura. Una qualsiasi commissione ci può includere nella lista degli improduttivi, a suo giudizio diventati inutili. Nessuna polizia, nessun tribunale indagherà sul nostro assassinio, né punirà l’assassino come merita.
Chi potrà più aver fiducia di un medico? Potrebbe denunciare il suo paziente come improduttivo e ricevere istruzioni per ucciderlo. E’ impossibile immaginare quali abissi di depravazione morale e di generale diffidenza perfino nell’ambito famigliare toccheremmo, se tale orribile dottrina fosse tollerata, accettata, messa in pratica.
Sventura al genere umano, sventura alla nostra nazione tedesca se non solo viene infranto il santo comandamento di Dio: "Non uccidere", che Dio proclamò sul monte Sinai tra tuoni e lampi, che Dio nostro creatore impresse nella coscienza del genere umano fin dall'inizio del tempo, ma si tollera e ammette che tale violazione sia lasciata impunita..."
Una semplice omelia che, come già si è detto ebbe un impatto non indifferente, come ricorda il link:
soprattutto nel paragrafo che dice:
"...Le tre omelie di von Galen furono diffuse clandestinamente in tutta la Germania da cattolici, da luterani e da ebrei. Tra Il 4 e il 5 novembre aerei alleati fecero piovere sulla Vestfalia volantini con il testo dell'omelia del 13 luglio. Il 9 novembre Goebbels pronunciò un minaccioso ammonimento pubblico contro von Galen senza nominarlo direttamente, mentre centinaia furono gli arresti tra chi che diffondeva le sue omelie. L'8 giugno del 1943 il New York Times dedicò un articolo a von Galen, definendolo «l'oppositore più ostinato del programma nazionalsocialista anticristiano».
L'omelia ebbe comunque il potere di bloccare il famigerato programma T4 che poté essere riapplicato solo più tardi nel segreto dei campi di sterminio.
L'omelia ebbe comunque il potere di bloccare il famigerato programma T4 che poté essere riapplicato solo più tardi nel segreto dei campi di sterminio.
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